30.7.06

alberobello


Alberobello, sita a 426 metri sul livello del mare e a 23 km dall'Adriatico, è oggi meta di numerosi visitatori per la particolare singolarità delle sue costruzioni, i Trulli. Il nome "trulli" viene dal greco "tholos" (cupola). I trulli sono costruzioni a secco, costruite con pietra locale, ricavata dalla rocce affioranti alla superficie

29.7.06

martina franca e le sue antiche masserie


Masseria Russoli
E' circondata da un paesaggio segnato da caratteristici muretti a secco, mandorleti, trulli isolati e da una miriade di arbusti di corbezzolo, chiamati localmeti russoli, da cui prende il nome.
In questa bella costruzione rimaneggiata del Settecento, il corpo forestale dello stato gestisce l'oasi ecologica che la regione Puglia ha istituito per salvare dall'estinzione la singolare razza asinina pura di Martina Franca.
Questo allevamento, considerato il piu' importante della Puglia, è costituito da circa un centinaio di capi. Si possono ammirare asini di taglia molto grande e dal mantello baio scurissimo, che si trovano esclusivamente qui e sono coinsiderati i migliori al mondo per la produzione di muli

qui finiamo tutti sul blog


durante la cerimonia Teresa mi dice : mi sa che qui finiamo tutti sul blog !
Non potevo deluderti..e cosi' eccoti accontentata !

sposi d'argento


Eccoli gli sposi, felici di aver raggiunto un bel traguardo . In quei momenti facevo i miei bravi conti per capire quanti anni mancassero alle mie nozze d'argento....troppi....sono alle terze nozze e ad ogni matrimonio mi tocca ricominciare daccapo ! Con tutta la buona volonta' fra 17 anni dovrei farcela.
Ah..dimenticavo di dirvi che la torta nuziale l'ho realizzata io.

28.7.06

vacanze in calabria


ho trascorso alcuni giorni in calabria in occasione delle nozze d'argento di Maria Rosaria, sono stati giorni intensi, pieni di preparativi , di grandi abbuffate,di amore e di amicizia.C'eravamo io e mio marito,Silvia Sapuppo,Maria Teresa Sansotta e suo marito Gianfranco.

15.7.06

PIZZICA


PIZZICA TARANTATA Si tratta di una danza terapeutica che ha origine nell’antichissimo rito di guarigione delle tarantate, durante la messa-esorcismo del 29 giugno che si svolgeva e tuttora si svolge, presso la cappella di San Paolo a Galatina, santo protettore di tutti coloro i quali sono morsi da animali velenosi. L’esorcismo poteva in ogni caso svolgersi anche in privato, tra le mura domestiche, con l’ausilio di tamburelli, violini, armoniche a bocca e altri strumenti musicali. La paziente (tarantata) ballava per ore in preda all’epilessia causata dal veleno, fino a quando stremata, stramazzava al suolo priva di sensi, potendo così riposare temporaneamente; il tormento del veleno non era infatti finito e puntualmente si faceva sentire al sopraggiungere dell’estate successiva. Per decenni non si è più parlato di tarantate e riti di esorcismo; considerate come sinonimo di arretratezza e vergogna, sono state rimosse e dimenticate. Oggi il tarantismo è in sostanza scomparso; resta solo un ricchissimo bagaglio culturale fatto di canti, leggende, musica e parole che sono stati riscoperti ed “esportati” nel resto d’Italia e fuori nazione. PIZZICA DE CORE La pizzica de core rappresenta i sentimenti d’amore, erotismo e passione nel rito di corteggiamento tra un uomo e una donna. Alcune cronache del XIX sec. descrivono questa danza sfrenata, variante della pizzica tarantata: una donna balla al ritmo frenetico dei tamburelli e violini sventolando un fazzoletto rosso, il colore della passione, con il quale invita a ballare colui che il capriccio le indica. Stanca di questo compagno, ne invita un altro e un altro ancora a suo piacimento, donando il fazzoletto solo a colui che sarà stato in grado di rapirle il cuore assecondando ogni suo desiderio, ogni sua fantasia. DANZA DELLE SPADE Questa originale forma di danza deriva quasi certamente dai duelli rusticani, che si tenevano quando l’onore e l’orgoglio erano stati feriti e messi in discussione, quando le faide tra famiglie insanguinavano i paesi, ma si tenevano anche in occasione di fiere e mercati. Furono molto probabilmente gli zingari, quando gestivano il mercato del bestiame, ad innestare sul ritmo della pizzica questa sorta di danza-scherma che, combattuta in origine con armi affilatissime, ha poi perso il suo carattere sanguinario e violento e i coltelli sono stati sostituiti dal dito indice e dal dito medio protesi come una lama. I movimenti di questa danza simulano proprio un duello con tanto di provocazioni e attacchi, affondi e difese. La danza delle spade si può ammirare dal tramonto del 15 agosto all’alba del 16 di fronte al santuario di San Rocco a Torrepaduli, frazione di Ruffano. Attorno ai duellanti, la gente un tempo inorridita è stata sostituita da turisti e curiosi che danzano, cantano, battono le mani e, all’occasione, si sfidano all’ultimo…ballo. APPROFONDIMENTO:I gruppi e gli artisti salentiniTesti canzoni della tradizione salentina La Notte della TarantaSCRITTO DA PASCA EMANUELE

14.7.06

VENTO DEL SUD

Quuesta cartolina "movimentata" mi fa pensare a quel lieve e tanto desiderato venticello che soffia sui campi di grano assolati della mia magicapuglia.

7.7.06

ARCOBALENO DOPO LA TEMPESTA


Questa, e' sicuramente un'estate molto instabile,oserei definirla balorda...ma se dopo un violento temporale ,spalanchi la finestra e davanti ai tuoi occhi ti si prospetta un bellissimo arcobaleno....

LA CATTEDRALE DI TRANI


LA CATTEDRALE DI TRANI POSTA DIRETTAMENTE SUL MARE...UNO SPETTACOLO DA NON PERDERSI !

DOLCISSIMA GLORIA


Tutto comincio' con una "casetta"!

UN AMORE A PRIMA VISTA


Teresa.....se la conosci...non puoi piu' farne a meno !

UN MONDO FATTO DI PEZZE E DI CUORE !


Ho scelto questa foto perche' ci ritrae tutte insieme mentre festeggiavamo l'inizio del nuovo anno 2006.
Amiche speciali conosciute grazie all'hobby del patchwork che ci accomuna.
Silvia,Carmen,Maria Rosaria,Lucia e io naturalmente ,con la mia favolosa torta molleaux al cioccolato tra le mani.